
Quante volte mamma o nonna ti hanno dato un bel cucchiaio di miele, magari sciolto in una tazza di latte caldo, quando eri malato? Ora ti spiego perchè facevano la cosa giusta, pur non conoscendone la chimica.
Il miele, infatti, è un prodotto naturale ricco di sostanze nutritive e dalle proprietà benefiche e medicamentose conosciute da tempo. Da sempre riveste un ruolo notevole nella cultura, per quanto riguarda la salute e la spiritualità. Anticamente si credeva che fosse un dono degli dei, raccolto dalle api in una specie di dolce pioggia notturna. Per millenni è stato il primo dolcificante utilizzato in cucina, gli antichi egizi lo utilizzavano nella mummificazione ed è presente in antichi manuali ayurvedici come antibatterico per ferite, afrodisiaco, vermifugo e stomachico.
Il miele è composto da: acqua, monosaccaridi come glucosio e fruttosio (che possono arrivare a coprire il 100% degli zuccheri in alcuni mieli), polline, oligoelementi, vitamine, olii volatili che ne conferiscono le proprietà organolettiche, derivati dell'acido caffeico.
Ha dimostrato attività batteriostatica e battericida dovuta a:
- pH acido (aumenta il rilascio di ossigeno ai tessuti e aiuta l'azione dei macrofagi, impedisce la formazione del biofilm batterico, forse crea un ambiente favorevole ai fibroblasti),
- iperosmolarità che impedisce la proliferazione batterica,
- presenza di perossido di diidrogeno antimicrobico e stimolante l'azione dei fibroblasti e delle proteasi e quindi la cicatrizzazione.
Si è rivelato importante anche nel regolare l'odore delle ferite, aiuta la cicatrizzazione stimolando la crescita delle cellule epiteliali e dando origine nell'80% dei casi a cicatrici lisce e regolari.
Il miele contiene inoltre diversi polifenoli con effetti ansiolitico e miglioratore della memoria, ha un alto contenuto in sali minerali, vitamine ed enzimi.
Da qualche tempo è salito alle luci della ribalta il miele di Manuka: un costosissimo miele proveniente dalla nuova Zelanda. Manuka è il nome comune della Leptospermum scoparium, della famiglia delle Myrtaceae, da cui si ottiene questo prezioso miele che si ritiene abbia spiccate proprietà antibatteriche. Ciò che sembra contraddistinguere questo da tutti gli altri mieli è la presenza del metilgliossale, una sostanza antibatterica attiva soprattutto su Pseudomonas aeruginosa.
Il miele può anche fungere da sostituto dello zucchero raffinato in cucina, ricordando sempre l'importante apporto calorico (circa 300 kcal ogni 100 gr). Per fare un dolce basterà utilizzarne in quantità pari all'80% della quantità di zucchero richiesta (se ci vogliono 100gr di zucchero, li sostituiremo con 80gr di miele), tenendo conto delle caratteristiche organolettiche del miele utilizzato. I sapori più delicati sono quelli del miele millefiori e d'acacia, quello di castagno è forte e amaro, il miele di fiori d'arancio è aromatico.
Consigliato a: adulti e bimbi sopra l'anno d'età.
Sconsigliato a: pazienti diabetici, neonati, soggetti allergici.
Il miele può anche fungere da sostituto dello zucchero raffinato in cucina, ricordando sempre l'importante apporto calorico (circa 300 kcal ogni 100 gr). Per fare un dolce basterà utilizzarne in quantità pari all'80% della quantità di zucchero richiesta (se ci vogliono 100gr di zucchero, li sostituiremo con 80gr di miele), tenendo conto delle caratteristiche organolettiche del miele utilizzato. I sapori più delicati sono quelli del miele millefiori e d'acacia, quello di castagno è forte e amaro, il miele di fiori d'arancio è aromatico.
Consigliato a: adulti e bimbi sopra l'anno d'età.
Sconsigliato a: pazienti diabetici, neonati, soggetti allergici.
I rimedi
Per il mal di gola con tosse: prendi mezzo cucchiaio di miele (preferibilmente di acacia o eucalipto) e aggiungi del succo di limone, oltre a disinfettare calmerà gli accessi di tosse secca e aiuterà ad espettorare in caso di tosse grassa.
In caso di influenza con tosse sia grassa che secca puoi scioglierlo in una bevanda calda alla sera prima di andare a letto: ti aiuterà a dormire meglio e a curare l'infezione.
Puoi usarlo per dolcificare una tisana alla malva in caso di stipsi, intestino irritato o reflusso gastrico, combinando l'effetto emolliente di entrambi.

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